Il peso messicano (codice ISO 4217 = MXP, simbolo = $) deriva dal peso da otto emesso in Messico dalla Spagna, chiamati anche dollari spagnoli. Anche dopo la dichiarazione d’indipendenza del 28 settembre 1821, il Messico mantenne il sistema monetario spagnolo, con l’escudo d’oro da 16 real d’argento, il peso da 8 real. Il peso messicano fu utilizzato ampiamente anche fuori dal paese, specie negli stati uniti, dove i primi dollari furono emessi il 2 aprile 1792 ed il peso messicano venne riconosciuto ufficialmente come avente corso legale fino al 21 febbraio 1857.
Le prime monete messicane coniate furono nel 1863 dei centesimi di peso (simbolo = ¢), in circolazione e nel 1866 le prime monete del Messico in peso con l’immagine dell’Imperatore Massimiliano sul dritto e l’emblema imperiale sul retro.
Anche dopo il ripristino della repubblica nel 1967 si continuò a coniare monete del Messico da 8 real, insieme a monete messicane in peso e centesimi; le monete in real furono ritirate dalla circolazione dal 1897. Le monete da 1 centesimo erano in rame, mentre tra il 1867 ed il 1869 furono introdotte monete in argento da 5, 10, 25 e 50 centesimi con un titolo di .903/1000. Nel 1870 furono infine introdotte monete d’oro da 1, 2 1/2, 5, 10 e 20 peso. Nel 1882 le monete da 1, 2 e 5 furono coniate in cupro-nickel.
Nel 1905 il Messico introduce una riforma monetaria tendente all’adozione del gold standard. La percentuale d’oro delle monete fu ridotto del 49.36%. Tra il 1910 ed il 1914 fu coniato il famoso "Caballito", una moneta d’argento da un peso con l’emblema dell’aquila messicana sul fronte ed una donna a cavallo sul retro.
Il titolo delle monete messicane d’argento si ridusse progressivamente diventando
di 800/100 nel 1918, 720/1000 nel 1920, 500/1000 nel 1947, 300/1000 nel 1950
Nel 1921 cessò la circolazione di monete d’oro, mentre nel 1957 fu coniata
l’ultima moneta da un peso d’argento.
Una nuova serie fu coniata tra il 1960 ed il 1971, con monete da 1 e 5 centesimi d’ottone, 10, 25 e 50 centesimi oltre a 1, 5 e 10 peso in cupro-nickel.
Anche grazie alle proprie risorse di greggio, il peso messicano fu caratterizzato da un’estrema stabilità del suo valore. A seguito della crisi petrolifera degli anni ’70, però, nel 1982 il Messico fu costretto a dichiarare l’insolvibilità del debito estero.
Seguirono anni di forte inflazione fino al 1 gennaio 1993 quando venne varato il Patto di Stabilità e Crescita Economica e l’adozione del nuovo peso (codice ISO 4217 = MXN, simbolo = N$), con un rapporto di 1.00 nuovo peso per ogni 1000 peso precedenti; il termine “nuovo” fu eliminato dalle monete a partire dal 1 gennaio 1996.
Le nuove monete del Messico avevano valori da 5 e 10 centesimi in acciaio, 20 e 50 centesimi in bronzo, oltre a monete bimetalliche da 1, 2, 5 in bronzo al centro e acciaio esterno, mentre quelle da 10, 20 e 50 peso avevano un anello in anello in bronzo e centro in argento al titolo di 925/1000. Nel 1996 il centro in argento delle monete da 10 peso fu sostituito da metallo comune.
Nel 2003 è iniziata l’emissione di una serie di 32 monete da 100 peso per celebrare i 31 stati della federazione più una del distretto federale.
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